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Carla Di Quinzio

La filosofia puo' curare

La filosofia può curare

Carla Di Quinzio - la filosofia puo' curare





Il Simposio di Platone ha immortalato Socrate come filosofo, vale a dire come uomo che cerca, sia nel discorso che nel modo di vivere, di avvicinarsi e di fare avvicinare gli altri a quel modo di essere, a quello stato ontologico trascendente che è la saggezza.

Pierre Hadot

 

Le pratiche filosofiche rinnovate costituiscono il modo di cura elettivo per la sofferenza che accompagna il vivere stesso.

La filosofia antica era uno stile di vita e riguardava l'intera esistenza, essa ha avuto il compito di farsi carico della sofferenza dell'animo umano cercando di porvi rimedio attraverso la saggezza.

Per i filosofi antichi la felicità è innanzitutto una ricerca, è una ricerca di armonia e di misura, in secondo luogo è una tensione verso il meglio.

Platone in tutti i dialoghi sottolinea come sciogliersi dalla tensione verso il meglio equivale a sciogliersi da sé, non si tratta di una banalità, qui vediamo che ciò che è in gioco è la frantumazione della psiche.

Ne discende che il sapere fondamentale per il benessere psichico è la conoscenza, non tanto di un sapere nozionistico, bensì della conoscenza di se stessi, della propria apertura al bene e pertanto all'ethos. L'imposizione delfica si riferisce alla conoscenza della propria anima in ragione di scelte etiche difficili.

La regola d'oro, che potrebbe essere definita l'etica della reciprocità, ripresa da molte religioni fra cui il Cristianesimo, era fin dall'antichità un dogma cui attenersi e del resto collocare la visione di noi stessi in una dimensione cosmica, ci permette di comprendere che la reciprocità è la via per il benessere ovvero per il bene dell'essere.

Nella ricerca etica tuttavia occorre avere contezza dell'imperfezione umana, della propria imperfezione, la filosofia antica considerava necessario tendere alla saggezza sapendo di non poter raggiungere la perfezione.

Avere una tale consapevolezza ci protegge dal rischio di proiettare sull'altro aspetti di noi che non vorremmo ci costituissero.